La gestione dei progetti  è un’attività che bene o male coinvolge qualsiasi azienda, sia essa una piccola azienda artigiana che una grande multinazionale. Alcuni  non formalizzano le proprie attività sotto forma di un progetto, ma di fatto, anche se solo nella propria testa, definiscono degli obiettivi, predispongono una pianificazione e, per quanto possibile, cercano di rispettarla controllando lo stato di avanzamento e predisponendo le eventuali consegne.

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La gestione dello sviluppo software, essendo un’attività industriale che prevede sostanzialmente la consegna di artefatti che sono per l’utente finale intangibili se non per il fatto che  funzionano all’interno dei loro PC/Smartphone/Tablet  (codice, librerie sw, servizi web, etc), ha generato nel corso degli ultimi 15 anni una serie di tecniche e strumenti utili a gestire il ciclo di vita degli oggetti che costituiscono un determinato software. Tale gestione è basata su un data base in cui sono censiti gli oggetti sottoposti a controllo di configurazione (i configuration items). La gestione è di tipo formale, cioè nel processo vengono osservate delle procedure definite in precedenza, tramite opportuni moduli di gestione. Quindi di ogni oggetto, che può essere esemplificato come un “documento digitale”, vengono tracciate le modifiche,  identificate incrementando un numero o un codice associato ad essi, denominato “numero di versione”, “etichetta di versione”, o semplicemente “versione”, e sono etichettate con il nome della persona che ha apportato la modifica.

Ma che differenza passa tra gestire la storia di un “oggetto software”, rispetto a gestire la storia, ad esempio, di un elaborato progettuale di un architetto? Ormai tutte le attività lavorative, siano esse di imprese private o di pubbliche amministrazioni, utilizzano le tecnologie informatiche per produrre “oggetti digitali” che devono essere consegnati ai propri Clienti (cittadini per la PA).  Allora perché non utilizzare gli stessi strumenti che hanno contribuito ad esempio a sviluppare la piattaforma Android per i propri progetti? Gli strumenti sono prevalentemente di libero accesso a tutti (Open Source) e richiedono solo un minimo di formazione e di personalizzazione. Alcuni esempi sono:

Questi strumenti offrono il vantaggio inoltre di prevenire il rischio di perdere file importanti per l’attività lavorativa, in quanto identificano, monitorano e proteggono sia i dati in uso che quelli ormai archiviati all’interno o all’esterno dell’azienda. In questo modo si può individuare e prevenire anche l’uso non autorizzato e la trasmissione di informazioni riservate.

Danzi.TN può supportarvi per conoscere questi strumenti e sviluppare per il vostro lavoro un sistema di gestione in grado di tracciare i vostri “oggetti digitali” soprattutto in relazione ai rapporti con la vostra clientela!